Il prototipo della OSI 1200 S Spider è stato presentato per la prima volta nel 1963 all’autosalone di Torino. Era il primo modello venduto sotto il marchio OSI.
Fino ad allora le autovetture portavano il nome del committente (Innocenti e Fiat). La OSI si presenta per la prima volta come costruttore automobilistica con un proprio stand nel padiglione dei Carrozzieri.
Due studi preliminari della vista frontale della Fiat OSI Spider di Giovanni Michelotti. Non è ancora completamente la versione definitiva – griglia, fanali e paraurti ancora non sono del tutto precisi, ma tutto il resto si avvicina all’autovettura costruita successivamente.
Due studi preliminari della vista frontale della Fiat OSI Spider di Giovanni Michelotti. Non è ancora completamente la versione definitiva – griglia, fanali e paraurti ancora non sono del tutto precisi, ma tutto il resto si avvicina all’autovettura costruita successivamente
Il modello OSI 1200 Spider qui mostrato corrisponde al disegno qui sopra. Gli indicatori sono integrati all'interno della griglia frontale. La linea laterale del cofano che si apre in avanti ricorda fortemente la soluzione scelta da Michelotti per la Triumph Spitfire.
Illustrazione OSI 1200 S Spider per comunicati stampa. In questa fase ancora con il indicatori di direzione al interno alla griglia frontale.
Illustrazione OSI 1200 S Spider per prime comunicati stampa (a quel tempo si chiama Spider Fiat 1100 D con carrozzeria O.S.I.)
Prototipo, OSI 1200 S Spider - Salone dell'automobile di Torino 1963
Supplemento rivista, "Il Giorno Motori" gennaio 1964, spider O.S.I. 1200 S
La OSI 1200 S Spider era il primo modello venduto sotto il marchio OSI. É costruito con gruppi meccanici della Fiat 1100 D con il passo accorciato di 20 cm. Il prototipo é stato diverso in alcune parti alla versione di serie. Non esistono allestimenti cromati laterali, le maniglie delle porte sono della 1100 D berlina, la portatarga anteriore differisce, non ne cerniere del cofano esterni, un altra capote, diverse allestimenti cromati sul telaio del parabrezza e il bracciolo centrale con vano portaoggetti e posacenere.
L'OSI ha presentato la versione definitiva della OSI Spider all'autosalone di Ginevra 1964, che fu messa in vendita in primavera dello stesso anno. Le caratteristiche più distintive di questa "serie 1" di OSI 1200 Spider sono i paraurti in due parti e l'assenze delle prese d'aria sul parafango laterale anteriori. Tutto questo cambia con la presentazione della OSI 1200 Coupé nell'autunno 1964. Da tale data la Spider ottenne il paraurti in un unico pezzo e le frecce anteriori furono montati un po 'più basso.
OSI 1200 S Spider, prima serie
OSI 1200 Spider, prima serie, vista dell'abitacolo
La variante più frequente in Italia è quella della „serie 1“, con il paraurti diviso in due parti e la griglia frontale con cinque listelli cromati.
In alcuni e pochi modelli della „serie1“ le frecce anteriori sono montate più in basso, come lo è stato poi definitivamente per la „seconda serie“
OSI 1200 Spider, seconda serie
OSI 1200 Spider, seconda serie, vista dell'abitacolo
Le OSI 1200 Spider delle seconda serie sono rare in Italia. Rispetto alla prima serie subì alcune modifiche. Così mancò la console centrale, c’era ancora solo un posacenere sul cambio, poi offriva un vano portaoggetti che si chiude a chiave. La cornice degli strumenti centrale, nella quale fino ad allora c’era l’indicatore del livello di rifornimento, ora si divise per dare spazio anche all’indicatore della temperatura dell’acqua. Le modifiche più evidenti alla carrozzeria sono le feritoie di ventilazione presenti sul parafango laterale e sul paraurti in un solo pezzo. Le frecce anteriori sono, come già nei modelli Fiat successivi, leggermente più sotto.
Neckar St Trop Spider
la OSI Spider per l'esportazione
Sotto lo stimolo di André Chardonnet, importatore francese della NECKAR, la Fiat Osi Spider venne venduta anche in Francia. Nell’autunno 1964 vennero presentate, per la prima volta, al salone di Parigi e Ginevra la Spider e il Coupé, vendute al di fuori dell’Italia vennero vendute sotto il marchio Neckar. Per dare un tocco mediterraneo venne chiamata St Trop. Rispetto alla Fiat OSI Spider la St Trop subì alcune modifiche. Così mancò la consolle centrale, costruita fino ad allora, c’era ancora solo un posacenere sul cambio, la Neckar però offriva un vano portaoggetti. La cornice degli strumenti centrale, nella quale fino ad allora c’era l’indicatore del livello di rifornimento, ora si divise per dare spazio anche all’indicatore della temperatura dell’acqua. Le modifiche più evidenti alla carrozzeria sono le feritoie di ventilazione presenti sul parafango laterale e sul paraurti. Le frecce anteriori sono, come già nei modelli Fiat successivi, leggermente più sotto e l’emblema Fiat presente sulla griglia del radiatore è stato sostituito con il Logo Neckar.